LA REPUBBLICA GENOVA 30/03/2025

Il Firpo è fra le scuole più recenti e ha avuto 2 milioni dal Pnrr, ma sarà demolita per lo Skymetro

Nell’istituto superiore di Marassi devono ancora essere conclusi i lavori finanziati dalla Ue e che vietano ogni cambiamento per 5 anni. Avs: “Soldi pubblici buttati”

di Marco Preve

Firpo Buonarroti (foto Leoni)

L’istituto Firpo- Buonarroti è una delle scuole più recenti di Genova. Con quelle dimensioni, forse, la più moderna. L’immobile di via Canevari, che accoglie quasi un migliaio di studenti - tra liceo economico sociale, istituto tecnico del turismo, tecnico costruzioni ambiente e territorio (ex Geometri) e l’ultimo arrivato, l’identitario liceo del Made in Italy – ha potuto di recente usufruire anche di un finanziamento per 2 milioni, 180mila e 310 euro del Pnrr. Anzi, i lavori che avrebbero dovuto essere conclusi già nell’agosto del 2023 sono ancora in corso, e sono stati completati al 75%.

Ricapitolando, l’istituto superiore più nuovo di Genova e oggetto di lavori di efficientamento per oltre due milioni di euro sarà distrutto. Lo ha deciso il Comune, la giunta di Marco Bucci e quella attuale guidata dal sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi.

La ragione è legata al contestatissimo progetto dello Skymetro. Il Firpo si trova in un punto del tracciato della metropolitana volante che è uno snodo fondamentale del progetto.

Bisogna intanto ricordare che il Pnrr, per quanto concerne i fondi destinati al comparto scolastico, prevede una serie di vincoli fissati in un apposito allegato intitolato “Accordo di concessione di finanziamento e meccanismi sanzionatori”. Tra i vari obblighi c’è anche quello di «mantenere la destinazione d’uso scolastico per gli edifici interessati dagli interventi di cui alla presente Convenzione e a garantire la funzionalità degli stessi per un periodo minimo di 5 anni dalla liquidazione finale dei finanziamenti concessi». Quindi, questo significa che, anche se tutte le autorizzazioni arrivassero a tempo di record, nel 2030 la costruzione dello Skymetro sarebbe ancora a metà percorso.

Nei giorni scorsi, il reggente Piciocchi ha incontrato docenti, studenti e genitori (anche se questi ultimi è impossibile possano essere interessati dal trasferimento) per illustrare l’idea di abbattimento e trasferimento del Firpo in un’area a ridosso di piazza Giusti.

«Se il progetto Skymetro sarà approvato – spiega la professoressa Annamaria Coniglio, preside del Firpo - Buonarroti – l’eventuale risistemazione è prevista per il 2030, così ci è stato detto. La nostra è una scuola recente, e quindi è stata costruita a questo scopo, non è stata modificata come molte altre strutture cittadine. E’ quindi evidente che in caso di trasferimento vorremmo delle garanzie per una struttura della stessa qualità. Quanto ai lavori del Pnrr, in effetti non si sono ancora conclusi, era stata completata la copertura di tetto e solaio ma resta dell’altro. A chi dice che è un peccato dover pensare che, tra cinque anni, tutti questi interventi di miglioramento andranno persi, rispondo che è un’osservazione degna di considerazione».

In una città con un’età media del parco immobiliare decisamente avanzata, specie negli edifici pubblici, la soppressione di una struttura ancora “giovane” fa discutere.

«Il progetto dello Skymetro è stato già bloccato più volte dal consiglio superiore dei lavori pubblici perché il Comune continua a proporre soluzioni irrealizzabili – dice Selena Candia consigliera regionale di Avs - prima la doppia curva con piloni nel Bisagno ora l’abbattimento del Firpo. L’Europa non dà soldi pubblici per rifare una scuola che si vuole abbattere. Per la Valbisagno una soluzione semplice c’è ed è il tram, soluzione che avrebbe riqualificato la valle invece di inserire un ecomostro alto fino al quarto piano delle case solo per non dar fastidio alle auto».

Dal canto suo il reggente Piciocchi ha spiegato a docenti e genitori che «l’attuale sede dell’istituto scolastico resterà attiva fino alla realizzazione della nuova scuola in zona Terralba, tra corso Sardegna e via Giacometti, ci siamo presi l’impegno di arrivare, in tempi brevi, alla sottoscrizione di un accordo tra istituzioni e consiglio d’istituto per l’avvio di un percorso condiviso nella progettazione della nuova scuola. Nessuna demolizione dell’attuale sede dell’Istituto Firpo- Buonarroti avverrà prima che la nuova struttura sia completata e operativa. Nel caso la nuova struttura non dovesse essere realizzata, ci impegneremo a mantenere l’attuale scuola».