Incontro con Giovanni Impastato - Peppino Impastato. Oltre i cento passi 25 febbraio 2021, ore 10:00 diretta streaming dell’IISS Firpo-Buonarroti
Incontro con Giovanni Impastato
Peppino Impastato. Oltre i cento passi
25 febbraio 2021, ore 10:00
diretta streaming dell’IISS Firpo-Buonarroti
Saluti del Direttore Generale Ettore Acerra (USR per la Liguria)
Introduzione del Dirigente Tecnico Roberto Peccenini (USR per la Liguria)
Modera e presenta la Prof.ssa Cosso con alcuni studenti dell’Istituto
L’IISS Firpo-Buonarroti è onorato di ospitare Giovanni Impastato, fratello di Peppino, per un incontro dibattito con gli studenti, con i docenti e con i genitori. L’impegno della famiglia Impastato contro la mafia non si è fermato e Giovanni Impastato lo porta avanti con tenacia e orgoglio. Peppino Impastato fu assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. Fatalmente quel giorno coincise con un altro tragico ritrovamento che sconvolse l’Italia intera, quello del corpo di Aldo Moro. Di Peppino si sapeva poco, allora, e ancor meno della sua lotta rivoluzionaria contro la mafia e contro quella mentalità omertosa che era alimentata anche dalla paura. Peppino Impastato non soltanto abitava a pochi passi dal mafioso Badalamenti (ben noto è il film I cento passi di M.T. Giordana), ma per di più era lui stesso appartenente a una famiglia di origine mafiosa. Il rivoluzionario Peppino agì con costanza e fermezza dentro e fuori le mura di casa. La mafia tentò di delegittimarne la figura e, dopo il suo assassinio, di inquinare le indagini. Grazie alla tenacia di mamma Felicia e della famiglia – il fratello Giovanni da allora è ancora in prima linea – e grazie all’incontro con magistrati di spessore e al lavoro di ricerca e di denuncia da parte del Centro Impastato, nel 2002, ben 24 anni dopo l’assassinio, Gaetano Badalamenti fu condannato come mandante dell’omicidio di Peppino. Giovanni Impastato racconterà dell’impegno civile del fratello, della sua lotta contro l’indifferenza e contro la rassegnazione. Un messaggio che arriva alle nuove generazioni come un invito alla responsabilità piena, a una visione completa che comprende ancora la lotta alla mafia ma che riguarda anche il contrasto all’antisocialità in tutte le sue forme. Giovanni Impastato sostiene che ancora oggi Peppino «ci insegna che non si può rimanere inerti davanti a tutto ciò che accade intorno a noi; non possiamo chiudere gli occhi di fronte alle devastazioni dell’ambiente, all’ingiustizia sociale, alla corruzione, alla mafia, ai fascismi ed ai rischi per la democrazia. Questo è quello che ci ha trasmesso Peppino con il suo impegno ed il suo coraggio».
Seguirà un dibattito con gli studenti. A conclusione dell’incontro un gruppo di studenti intervisterà Giovanni Impastato per il Giornalino della scuola.